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Sua Maestà, il Tignanello dei Marchesi Antinori

Il Toscana Rosso Tenuta Tignanello dei Marchesi Antinori nasce nell’omonimo vigneto situato nella zona del Chianti Classico. Scopriamo insieme l’annata 2015!

Carta d’Identità

Nome completo: Toscana IGT Tignanello Marchesi Antinori. Un vero e proprio mito, un rosso che ha fatto la storia del vino italiano. Il primo Sangiovese ad essere affinato in barrique, il primo vino moderno assemblato con varietà non tradizionali, tra i primi rossi del Chianti a non comprendere nel suo assemblaggio uve bianche. Una pietra miliare che anno dopo anno continua a stupire gli appassionati di tutto il mondo. Prodotto da un’attenta selezione di Sangiovese, oltre l’80%, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, dopo una maturazione in barrique di 12 mesi circa, riposa in bottiglia per un ulteriore anno di affinamento.

Cenni Storici

Tignanello è prodotto esclusivamente dall’omonimo vigneto che si trova presso Tenuta Tignanello su un terreno di 57 ettari esposto a sud-ovest, di origine calcarea con elementi tufacei, ad un’altezza tra i 350 e i 400 metri s.l.m.. È stato il primo Sangiovese ad essere affinato in barrique, il primo vino rosso moderno assemblato con varietà non tradizionali, quali il Cabernet, e tra i primi vini rossi nel Chianti a non usare uve bianche. Tignanello, in origine “Chianti Classico Riserva vigneto Tignanello” è stato vinificato per la prima volta da un unico vigneto con l’annata 1970, quando conteneva il 20% di Canaiolo e il 5% di Trebbiano e Malvasia, ed era affinato in piccole botti di rovere. Con l’annata 1971 è diventato vino da tavola di Toscana, è stato chiamato Tignanello e con l’annata 1975 le uve bianche sono state totalmente eliminate. Dal 1982 la composizione è rimasta invariata. Tignanello viene prodotto soltanto nelle annate migliori; non è stato prodotto nel 1972, 1973, 1974, 1976, 1984, 1992 e 2002.

Antinori

Nessun altro gruppo del vino italiano può vantare la storia e il blasone degli Antinori, in Toscana. La Famiglia Antinori si dedica infatti alla produzione vitivinicola da più di seicento anni: da quando, nel 1385, Giovanni di Piero Antinori entrò a far parte dell’Arte Fiorentina dei Vinattieri. In tutta la sua lunga storia, attraverso 26 generazioni, la famiglia degli Antinori ha sempre gestito direttamente questa attività, intraprendendo scelte innovative e talvolta coraggiose, e sempre mantenendo inalterato il rispetto per le tradizioni e per il territorio. Oggi la società è diretta dal Marchese Piero Antinori, con il supporto delle tre figlie Albiera, Allegra e Alessia, tutte coinvolte in prima persona nelle attività aziendali. Un percorso fatto di tradizione, passione e intuizione: qualità trainanti che hanno condotto i Marchesi Antinori ad affermarsi come uno dei principali produttori italiani di vini. Ogni annata, ogni terreno, ogni idea che si voglia mettere in atto è un nuovo inizio, una nuova sfida, una nuova ricerca di margini qualitativi sempre più elevati. Come ama dire il Marchese Piero: “le antiche radici giocano un ruolo importante nella nostra filosofia, ma non hanno mai inibito il nostro spirito innovativo”. Alle tenute di Toscana e Umbria, patrimonio storico della famiglia, si sono aggiunti con il tempo investimenti in altre aree vocate per la produzione di vini di qualità, sia in Italia che all’estero. Luoghi dove è stato intrapreso un percorso di valorizzazione di nuovi “terroir” ad alto potenziale vitivinicolo, grazie all’impegno della famiglia Antinori, che già nella metà degli anni ’80 si è fatta carico di quello che è stato il rinascimento enologico del Bel Paese. Il “Solaia”, poi il “Tignanello”, e ancora il Chianti Classico Gran Selezione “Badia a Passignano”, e a seguire tutte le altre etichette: vini, quelli che nascono dal nome “Antinori”, che si distinguono per una produzione tecnicamente ineccepibile e qualitativamente eccellente, e che sono ormai da secoli sinonimo della più prestigiosa enologia dello Stivale.

Note Degustative Tignanello 2015 | Enogallery

  • Colore rosso rubino molto intenso con riflessi violacei
  • Naso maturo, con note di frutta scura e sottofondo fresco nel finale; le note di frutta rossa ben matura, predomina la polpa di prugna insieme a sentori di ciliegia, ribes nero e mora, andando con progressione ed equilibrio verso note di cioccolato, liquirizia e menta.
  • Gusto ricco, è ricco e armonioso, avvolgente e vibrante. Ottimo al palato, grazie all’acidità e alla struttura morbida con tannini setosi e vivi che donano al vino grande complessità e lunghezza sul finale. Il retrogusto è ricco, sapido e caratterizzato da una dolce persistenza.

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