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Un dolce calice per Pasqua: Brachetto d’Acqui

La Pasqua è alle porte e qui bisogna prendere una decisione importante:

Cosa abbiniamo alla Colomba Pasquale?

Ricordandoci che “dolce va con dolce”, godiamoci un bel Franciacorta Brut, piuttosto che un TrentoDoc, o ancora uno Champagne, ben prima del gran finale.

L’Italia, da nord a sud, vanta una ricchissima produzione di vini dolci, ideali da abbinare ai più classici dessert della tradizione. Perlopiù sono frutto dell’appassimento delle uve, sulla pianta o stese al sole, una tecnica che permette di concentrare gli zuccheri e di conferire il tipico sapore di frutta candita a questi vini.

Oltre ai vini dolci passiti, il nostro Paese vanta un’importante produzione di vini dolci spumanti, come il Brachetto d’Acqui DOCG, il famoso vino da uva aromatica, a bacca rossa, uno dei vitigni autoctoni più antichi del Piemonte. Dolce, suadente e fragrante, si sposerà meravigliosamente con cioccolato e pasticceria.

Ho letto che la leggenda narra che all’epoca dell’Impero Romano, Giulio Cesare prima e Marco Antonio poi, facessero precedere il loro arrivo alla corte della bella Cleopatra da otri di “Vinum Acquense”, apprezzatissimo dalla regina per risvegliare gli ardori dei suoi leggendari amanti.

La sua storia è davvero antica e questo grande prodotto enologico, unito alla limitatezza del territorio di produzione, fanno sì che il Brachetto d’Acqui rappresenti davvero il più caratteristico degli spumanti rossi dolci e un’assoluta eccellenza nel panorama dei vini italiani. La sua tecnologia attuata per la quasi totale produzione della DOCG è quella che viene comunemente definita metodo Charmat (o “Martinotti”), utilizzando unicamente uva Brachetto, un’uva rossa autoctona, naturalmente dolce e aromatica.

Il Brachetto d’Acqui si presenta alla vista con un intenso colore rosso rubino o porpora, un perlage fine e persistente nel quale spiccano riflessi violacei, tendenti al rosato o al granato chiaro. Il profumo è delicato ed aromatico, e richiama ai sentori della frutta rossa ed in particolar modo quello della rosa. In bocca si distingue per la sua dolcezza e per il sapore elegante, delicato e morbido.

Grazie anche al suo basso grado alcolico è ottimo degustato anche come aperitivo. Ma soprattutto è un meraviglioso vino da dessert che si presta anche ad accompagnare macedonie di frutta fresca, fragole, frutta secca, pasticceria secca e dolci da forno e impasti lievitati come la Colomba Pasquale.

Gustatelo alla sua temperatura ideale di servizio, tra i 7° e i 9 °C.

La fragranza e la vivacità del Brachetto sono caratterizzate da un sapore molto gradevole e da una gradazione alcolica contenuta, che li rende particolarmente piacevoli e adatti a essere serviti anche all’ora della merenda.

...Buona Pasqua!

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